PROGETTO ARCHIVIO

FOTOGRAFIA E ALTRE MEMORIE

“PROGETTO ARCHIVIO: FOTOGRAFIA E ALTRE MEMORIE”

Il Progetto

Il progetto è nato con l’intenzione di avviare un processo di digitalizzazione, analisi e schedatura di materiali fotografici analogici realizzati in Sardegna o da autori sardi. L’idea è scaturita dalla constatazione che una parte del patrimonio fotografico esistente sulla storia, la cultura, la cronaca, il paesaggio, il mondo del lavoro in Sardegna, non è stato interessato – a parte alcune lodevoli iniziative – da un lavoro di archiviazione e dalla necessaria digitalizzazione ad alta definizione e di qualità.

Avvio del progetto

Avviato nel gennaio 2015, con una prima azione di formazione e la partecipazione a seminari e corsi specifici sul tema (Corso Anai sulla fotografia monocroma – Cagliari gennaio 2015; Seminario Anai “Gli archivi fotografici” – Torino febbraio 2015).

Obiettivi

L’iniziativa ha lo scopo di salvaguardare una pur minima parte del patrimonio fotografico della Sardegna, o immagini realizzate da autori sardi in contesti culturali e geografici diversi. Oltre a lavorare su materiali analogici si intende selezionare, schedare e archiviare, in modo adeguato, anche fotografie realizzate in digitale.

Fasi operative

È stata avviata una prima campagna incentrata su tre ambiti di lavoro: una collezione di immagini che racconta la storia delle ex Ferrovie Complementari (già Strade Ferrate Sarde e Ferrovie della Sardegna), azienda privata le cui competenze sono oggi passate all’Arst; una collezione privata di negativi a colori realizzati da Padre Antonio Scano, missionario francescano nato a Masullas, incontrato a Ujujui, nel Nord dell’Argentina, dai ricercatori impegnati nel progetto “Migrazioni – in viaggio verso i migranti di Sardegna”; infine il terzo ambito di lavoro consiste nella selezione e schedatura di parte delle fotografie scattate durante lo sviluppo del progetto “Migrazioni”, e nel montaggio di una parte dei video sinora realizzati.

Collezione Ferrovie Complementari

Ci preme segnalare che il materiale documentario sulle ex Ferrovie Complementari è costituito da un patrimonio di negativi che si è rischiato di perdere. Una volta concluso il processo di digitalizzazione e schedatura le immagini verranno messe in rete. I materiali negativi verrano quindi conferiti a una pubblica istituzione archivistica, già identificata.

Il tema dell’archivio

Siamo sempre stati interessati alla questione della memoria e dell’archivio. L’edizione 2017 del Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia ha avuto per titolo “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”, il medesimo ambito su cui l’Associazione Ogros ha deciso, da tempo, di impegnarsi. Occuparsi del tema significa porsi domande sul ruolo decisivo che le immagini fotografiche giocano nella costruzione di una rappresentazione visiva della memoria. Oggi, come non mai, è il tempo degli archivi; la stessa rete è un enorme deposito di immagini, di dati, di informazioni, che possono essere accumulate, fruite, modificate in una maniera prima impensabile. Un cambiamento epocale, che ha mutato in modo profondo il senso stesso del concetto di archivio.

Il “Progetto Archivio: fotografia e altre memorie” è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dal Consiglio Regionale della Sardegna, dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico e dall’ARST SpA